Col Sandrigo finisce 2-2 tra rimpianti e una bella reazione emotiva



Come sempre, video e interviste in pagina chiariscono ogni aspetto e le nostre sono solo considerazioni a margine e a freddo.



La prima: la reazione emotiva della squadra c’è stata. Sul piano dell’intensità l’Ubroker Bassano ha fatto la partita, poi è mancato nella finalizzazione, atavico problema, ma sul piano del volume di gioco prodotto il cambio di passo è stato evidente.



Secondo aspetto: tenuto conto che il nuovo coach ha potuto incidere praticamente zero poiché bloccato a casa dall’influenza e gli allenamenti sono stati quasi in autogestione, si sono comunque intravisti concetti offensivi interessanti. Ancora fatalmente in fase embrionale, ma riconducibili ai principi di gioco cari a Roberto Zonta, vale a dire pressione, baricentro alto e differente aggressività. Tutti particolari che con la pausa natalizia andranno accentuati e sviluppati e col girone di ritorno si inizierà a vedere la mano del nuovo timoniere.



Terzo e ultimo dettaglio che purtroppo dettaglio non è più, la difficoltà nei tiri da fermo: ieri 1 su 3, con due golose chance per vincere la partita non adeguatamente sfruttate. La media in serie A supera di poco il 30% di realizzazione e i giallorossi viaggiano abbondantemente sotto quelle percentuali e nell’hockey moderno con questi numeri paghi sempre dazio.



Peccato invece che il calendario proponga subito, mercoledì sera alle 20.45 al palazzo il Trissino campione d’Italia in un duello tanto affascinante quanto proibitivo che col tecnico convalescente al pari della squadra, non è possibile preparare al meglio. Anche lì servirà applicazione totale per stare in partita più a lungo possibile.



Infine il patròn Fabio Spallanzani ha spiegato la logica del cambio al volante. “Una volta preso atto delle dimissioni di coach Miguel Viterbo – sottolinea Mr. Ubroker – abbiamo scelto un profilo come Roberto Zonta che non solo conoscesse ambiente e squadra alla perfezione, ma che soprattutto proponesse un hockey radicalmente opposto al precedente per provare a svoltare la stagione. Dispiace semmai come non ci sia mai uno straccio di buonasorte per noi non solo con gli infortuni ma anche con l’influenza e il raffreddore che hanno messo ko l’allenatore il giorno stesso della chiamata e in un momento di gare ravvicinate. Tuttavia c’è tutto il tempo nel girone di ritorno nel 2024 di scalare le posizioni in classifica e se penso che con un paio di successi in piĂą, cito Montebello e Sandrigo, avremmo blindato l’accesso alla Coppa Italia che così invece è complicatissima,.l’amarezza rimane”.



Fuori dall’aspetto agonistico, meritorio sottolineare l’ammirevole iniziativa congiunta operata dai ragazzi della Curva Sud Bassano assieme a quelli della Laterale Est del Bassano Calcio per la raccolta fondi – con apposito gazebo in piazza – da destinare alla Pediatria dell’Ospedale San Bassiano. Un gesto da scudetto.