I giallorossi fermano 4-4 la regina Forte dei Marmi dopo una prova gagliardi. Negato un penalty clamoroso nel finale
Come sempre nelle gare al palazzo potete apprezzare la sintesi e le interviste in pagina che spiegano meglio di ogni cronaca didascalica. Qui ci limitiamo, secondo prassi, a talune considerazioni a margine.
Senza il lungodegente Scuccato (la speranza è riaverlo nei dieci domenica in casa col Giovinazzo) e con Barbieri ko nel primo tempo per un taglio all’occhio, la prestazione dell’Ubroker è stata superba. Di fatto con un solo cambio spendibile ha retto alla pari contro una formazione dalle rotazioni illimitate e costruita per dominare.
L’impronta tattica impressa da Roberto Zonta sta valorizzando un roster ancora incompleto ma che sta dimostrando di valere più di quanto prodotto nel girone di andata. A conferma che le scelte di partenza non erano poi così peregrine. E i margini di crescita sono tuttora evidenti, ad esempio quando il coach potrà contare per la prima volta in stagione su tutti gli effettivi.
Gli episodi indirizzano le partite: sul 3-1 Bassano, lanciato da un sensazionale Guimaraes (scintillante tripletta), probabilmente una diversa gestione del vantaggio avrebbe quantomeno fatto sudare di più il Forte dei Marmi evitando che la capolista la ribaltasse così rapidamente, anche se poi la reazione di rabbia ed orgoglio nel finale – nonostante il serbatoio vuoto delle energie – è stata da grande squadra, con l’anima incisa nel dna.
Il fallo clamoroso non ravvisato che poteva svoltare la serata. Dopo il pari in rimonta artigliato da Pozzato, a 30” dal gong, col Forte carico di 9 penalità, Guimaraes è stato agganciato e steso sulla balaustra mentre era lanciato in attacco. Da regolamento c’erano gli estremi per il decimo fallo, per la punizione di prima e il relativo blu. Che un arbitro seppur di caratura indiscussa come Fronte non ha sanzionato. Un errore evidente. Che con stile coach Zonta ha commentato nel dopogara (“Sbagliamo noi, sbagliano anche gli arbitri in pista”). E come all’andata il finale è condizionato da una palese disattenzione dei direttori di gara, sempre ai danni di Guimaraes (in Toscana c’era un penalty per i giallorossi a 7” dalla sirena sul 3-2 fortemarmino). Questo vela di amaro il lunedì e avvelena l’umore dell’Ubroker per un ribaltone che avrebbe potuto essere epico.
Su questi nuovi presupposti ora però Bassano deve ridisegnare la sua annata preservando innanzitutto il tesoro della salvezza, eppoi recuperando finalmente tutti i suoi interpreti. Perchè l’hockey d’assalto di Roberto Zonta ha già riconquistato la gente del palazzo alla voce brividi ed emozioni.