Giallorossi battuti di misura a Trissino 3-2 dopo un match tiratissimo. Mercoledì garadue al palazzo

Bella, intensissima, tirata e combattuta allo spasimo. Garauno di semifinale scudetto a Trissino sembra già una finale per aggressività e atletismo: contatti a ripetizione, fisicità ai massimi e temperatura rovente accesa da due tifoserie spettacolari per calore e passione. E forse è un po’ una finale visto che i duelli fra Trissino e Bassano sono sempre acerrimi e non finisce mai tanto a poco, anzi, l’epilogo è sempre sul filo dell’equilibrio. E anche stavolta la pellicola non tradisce le attese: fuga dei favoriti, l’Ubroker che pazientemente rientra e nel finale sfiora il pari in almeno in un paio di occasioni obbligando in buca i più forti di tutti.

Avvio esasperato con contrasti a raffica, poi un taglio poderoso di Mendez in area stappa la partita e fissa l’1-0. I giallorossi provano a reagire ma i loro assalti sono troppo perimetrali e quando provano l’arma del tiro da fuori Sgaria è sveglissimo. Quindi Verona con un paio di paratissime scongiura il 2-0 ma non può nulla su una combinazione magistrale sull’asse Cocco-Alvarinho col portoghese che insacca da un passo il 2-0. Poi Sgaria mura da califfo la punizione di prima di Riba e la difesa di Trissino è monumentale ad assorbire il power play ospite proteggendo il 2-0 della pausa. Nella ripresa ancora Mendez che va ad arpionare al volo in tuffo un’assistenza di Malagoli bollando il 3-0 che pare posare una pietra tombale sulla sfida. E invece una deviazione sottorete di Riba su missile di Galbas accorcia il 3-1 timbrando la sua 40esima rete stagionale, eppoi una magata di Tamborindegui spalle alla porta regala la gemma purissima del 3-2 che riapre i giochi. Ale Bertolucci si gioca la carta del quinto uomo di movimento, Trissino e l’intero PalaDante tremano ma Sgaria vola sui bolidi dalla lunga di Galbas e Ivo Silva preservando il tesoro.