UBROKER BASSANO, DERBY ARTIGLIATO IN RIMONTA

Valdagno ribaltato da 2-3 a 5-3.

Rovesciando l’inerzia del match, l’Ubroker Bassano capovolge l’indirizzo del derby e prima trema per un attimo sul 2-3 esterno della ripresa, quindi spara un parziale aperto di 3-0 che fa gioco, partita e incontro rimettendo le mani sulla gara più attesa dopo 3 anni di vana anticamera. Un successo che potrebbe sbloccare del tutto i giallorossi spingendoli giù dall’altalena di rendimento di questi mesi. Le modalità con le quali l’Ubroker si impadronisce del braccio di ferro (reazione temperamentale, energia, solidità mentale e resilienza) lasciano presupporre una nuova rinascita per una squadra sino a 48 ore fa ancora alla ricerca della necessaria regolarità di rendimento per abitare i quartieri altolocati della classifica. Bassano da settimane era a caccia di una vittoria spartiacque in grado di restituire le certezze perdute alla comitiva innervandola di nuove consapevolezze. Ecco perché la rimonta felice e vincente di ieri sera vale tantissimo in termini di autostima e coscienza per una squadra che aspettava solo di intercettare una scintilla per far scoppiare un incendio.

Crudeli recupera un attimo prima del via uno dei suoi tenori, Pablo Cancela, rimesso in piedi dopo il brutto colpo rimediato a una spalla a Grosseto 72 ore prima e la partenza è lanciata: proprio Cancela arma la volée ravvicinata di Pol Galbas che apre l’1-0 fulminando Sgaria da distanza ravvicinata. Quindi una sassata (deviata dal fuoco amico) di Brendolin beffa Verona col pari avversario a spolverare l’incrocio. Poi Centeno in contropiede non dà scampo a Verona per l’1-2 Valdagno e, immediatamente, una giocata di scaltrezza di Cancela da dietro porta fattura l’istantaneo 2-2 in un ping pong incontrollato di emozioni. La partita si scalda, fioccano i cartellini, Cancela si fa murare da Sgaria il teorico 3-2 da piazzato, mentre De Oro e Festa si beccano il rosso per reciproche scorrettezze (come minimo salteranno il prossimo turno) e prima del thè bollente ancora Cancela perde l’uno contro uno dinanzi a Sgaria mancando in controtempo il punto del nuovo sorpasso interno. Infatti quando si riattacca, Brendolin tesaurizza da par suo un rigore bucando Verona con la giocata del 2-3. Dall’altra parte, al contrario, il secondo tiro diretto, stavolta firmato Coy viene sempre rimpallato dall’eccellente guardiano nemico e lo 0/2 nei tiri da fermo non pare il miglior viatico per aggiustare la serata. Invece all’improvviso si accende la stella di Samu Amato che in bagarre davanti alla porta risolve di potenza un mischione selvaggio imbucando il 3-3 e riportando a galla l’Ubroker. Sullo slancio ancora Amato con una volée da copertina inchioda lo smash addirittura del sorpasso (4-3) che gira il punteggio meglio di una omelette. Dopodichè Mattia Verona ipnotizza Cocco dal dischetto sventando l’imboscata del 4-4 e, in una gara punteggiata da falli a ripetizione (gli arbitri scelgono di governarla con fermezza, evitando che la situazione possa trascendere) se non altro sposano un determinato metro arbitrale (sanzionando cioè anche i sospiri) e lo rispettano con coerenza dall’inizio alla fine. Sicchè dal computo totale dei falli emerge uno sproposito di sanzioni (32 scorrettezze totali, 19 degli ospiti contro le 13 dei padroni di casa), che non rispecchia l’esatto andamento del duello. Cancela nel faccia a faccia con Sgaria esce di nuovo battuto dal dischetto, tuttavia Bassano blinda e intasca il derby quando su un penalty, Coy buca il ragguardevole ex Bruno Sgaria al secondo tentativo letale, buono per il 5-3 e iscrivendosi anch’esso al registro dei marcatori. Scampare alla mannaia del derby sopravvivendo a uno 0/3 nei tiri da fermio, percentuale miserrima mondata dal gol partita di Coy, è un merito acclarato per Bassano che trasferisce in pista lo spirito e la garra da derby pretesa alla vigilia dai ragazzi della curva e sintetizzata da uno striscione di incoraggiamento esposto nello spicchio di gradinata destinata agli ultrà. L’Ubroker colora il suo week-end ma dovrà presumibilmente fare i conti col forfait di Sergione Festa sabato col Sandrigo sempre al palazzo, ma, rigenerato l’umore, pianificare due sfide interne di fila è opportunità propizia per rinvigorire il piazzamento e alimentare ancora il serbatoio della fiducia. Nel segno della remuntada.